تولدی دوباره

عدالت بزرگترین نیاز جهان امروز

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جنگ بر علیه خانواده در غرب

در این مقاله به عامل اصلی ایجاد بحران اخلاقی در جوامع غربی یا غربزده پرداخته می شود. سست کردن بنیان خانواده بزرگترین تهدیدی است که پایه های اینگونه جوامع را به طور جدی و اساسی متزلزل می کند



La guerra contro la famiglia in Occidente

 

Negli ultimi tempi si sente parlare molto spesso degli effetti negativi che il cambiamento nella struttura familiare ha portato con sè, talvolta con previsioni poco promettenti per il futuro dell’umanità.

Esito, questo, di una serie di politiche socio-economiche ma anche educative che mettono a rischio “la famiglia”. Il Dott. William Gardner, scrittore e analista canadese ha scelto questo tema per il suo libro intitolato “The War Against the Family”(La guerra contro la famiglia) per analizzare e verificare le radici dell’attuale situazione sociale sopratutto in Occidente. Ci sono molte definizioni per descrivere la famiglia. Essa è un gruppo sociale umano i cui membri sono legati da vincoli di sangue, affettivi, legali e naturali. In tutte le società evolute, la famiglia ne rappresenta il fondamento, la cellula basilare, il cui buon funzionamento garantisce il buon funzionamento dell'intera società. Nel suo libro Gardner riconosce responsabili le autorità politiche occidentali per l’attuale crisi della famiglia. Secondo William Gardner, loro hanno cominciato da tempo una lenta guerra contro le basi della famiglia, dimostrandola come simbolo dell’opressione oppure come una vera e propria prigione. Coloro che vogliono difendere l’esistenza della famiglia, come primo passo dovrebbero conoscerne i nemici per poter trovare poi dei metodi per combatterli. Una delle strategie adottate dal sistema capitalista è quella di ridefinire il concetto della famiglia secondo i propri interessi. Gardner scrive: “Nella definizione riportata dal ministero dell’educazione dell’Ontario, una delle dieci province del Canada, la famiglia viene considerata un’unità sociale composta dalle persone che aiutandosi a vicenda per socializzare, guadagnano insieme dei soldi”. Non esiste il minimo accenno al matrimonio o la necessità della presenza di moglie, marito e figli, e le responsabilità che portano questi ruoli. Non si parla nemmeno di amore e fedeltà tra loro che sono le qualità che rendono solide le famiglie. Questa evoluzione, riformulazione ed estensione del concetto di famiglia nelle società occidentali porterà a determinate conseguenze sociali. Nell’Islam, la famiglia e' un'istituzione divina, la cui origine coincide con quella dell'uomo. Dice Iddio nel Corano: "Ed è un segno di Dio l'aver creato per voi, da voi, delle spose, affinchè riposiate presso di loro, ed ha posto tra voi amore e compassione. Ecco davvero dei segni per coloro che riflettono". Il matrimonio costituisce il fondamento della famiglia. L'Islam prescrive il matrimonio come pratica della vita dei profeti e proibisce ogni forma di relazione sessuale al di fuori di esso. Data la grande importanza attribuita dall'Islam alla vita intima della coppia, e' necessario che essa venga vissuta all'interno del matrimonio, in modo responsabile e stabile da una coppia unita da una relazione che non si esaurisce nella pratica della sessualita', ma che da' luogo ad un complesso di rapporti reciproci e di responsabilita'. All'interno della coppia, i coniugi condividono diritti e doveri, compiti e responsabilita'. Wendy Shelit scrittrice americana scrive che alcuni media negli Stati Uniti sconsigliano il matrimonio alle donne e le suggeriscono di sposare invece i loro cani! Giustificandolo con la scusa che sarebbero gli unici ad amare una persona piu’ di se stessa. Secondo le statistiche del 2007 sono oltre 93 milioni gli americani non sposati con piu’ di 18 anni. E’ in evoluzione anche il concetto di famiglia nei paesi europei. Per esempio tra gli adulti che vanno dai 21 ai 44 anni in Francia, un quarto delle donne e un terzo degli uomini vivono da soli e preferiscono le convivenze rispetto al matrimonio. Dal 1995, in Italia, sono più che raddoppiati i divorzi. Questo è il preoccupante dato emerso da un rapporto dell’Istat su separazioni e divorzi. Il destino incerto dei figli e la povertà dei separati sono tra le ferite aperte di questo fenomeno che mette alla prova la famiglia e con essa il tessuto sociale italiano. Nel 1995 si verificavano 158 separazioni e 80 divorzi ogni 1000 matrimoni, nel 2008 si arriva a 286 separazioni e 179 divorzi. È il dato allarmante che emerge dai dati Istat nel rapporto su “Separazioni e divorzi in Italia” relativo al 2008. Anno in cui si sono verificate oltre 84 mila separazioni e 54 mila divorzi. Un’altra strategia distruttiva dei governi occidentali è quella di rappresentare il lavoro delle donne casalinghe come qualcosa di inutile. Mentre si da maggior importanza al lavoro fuori casa. Mentre sappiamo benissimo che educare i figli è come contribuire a costruire una nuova generazione per il futuro. Gardner scrive che la diffusione di asili nido è una delle politiche contro la struttura della famiglia. Secondo le statistiche il circa 25 percento dei bambini che vengono lasciati a casa hanno seri problemi nell’aver cura di se stessi, mentre tra quelli che vengono lasciati presso gli asili nido, si vede un notevole aumento nei problemi fisici e psicologici. William Gardner afferma che gli asili nido non possono svolgere lo stesso ruolo della famiglia perchè lì manca l’affetto materno. In fine Gardner ricorda che anche le politiche economiche nei paesi occidentali mirano ad accelerare il collasso della famiglia e tutto cio’ finirà in un maggiore aumento dei divorzi, decadenza morale, aumento di  casi di AIDS, aborto ecc. e i pensatori occidentali cominciano a prendere in esame la situazione e pubblicano sempre piu’ le loro osservazioni sulla crisi di famiglia e il suo collasso in Occidente.

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